martedì 30 settembre 2008

Sabato 20 Settembre 2008. Risotto alla Milanese; Rustin Negà.





E' il primo vero sabato d'autunno, la notte appena passata ha mostrato una nebbia d'altri tempi e il primo fresco avvisa del cambio di stagione, e con questo dei sapori. Cuoco numero 1 (o 2, visto che oramai abbiamo perso il conto) decide di preparare un pranzo milanese (questa scelta su richiesta dei convitati!) per papà e mamma :D



La ricerca degli ingredienti è rapida, il sabato mattina in una città di provincia prevede un centro storico con tante persone appiedate e facilità di raggiungere tutti i negozi, fra cui una macelleria con carne di prima qualità. Si fatica solamente a trovare il midollo che vedete scurire il risotto qui a sinistra! Considerazioni sulla salute e sul rischio potenzialmente associato alle malattie trasmesse con queste parti del bue non ci frenano, e aver insistito tanto alla fine premierà. Il risotto è gustoso e sceso al punto giusto, e i tanti piccoli consigli del testo di Allan aiutano a trasformare un piatto relativamente semplice in una squisitezza.

Il rustin negà completa il pranzo milanese. La preparazione va affrontata con sufficiente anticipo. Non è un piatto eccessivamente complicato, ma la cottura è alquanto lunga e per non lasciare buchi enormi fra il primo e il secondo conviene farla partire prima di consumare il primo piatto. Nonostante l'abbondanza di burro prevista nella preparazione il piatto rivela il giusto corpo: in equilibrio fra la sostanza richiesta da un pranzo autunnale e l'esigenza di non trascorrere il pomeriggio in una comatosa pennichella! Un consiglio personale, forse banale, riguarda la scelta della carne. La cottura lunga a burro e vino dovrebbe ammorbidire anche i tocchi meno teneri, ma in realtà il piatto si esalta con un nodino di vitello scelto con cura, e, se possibile, senza badare troppo a spese...

Non prepariamo contorno perchè il pranzo è sufficientemente corposo. Innaffiamo però il tutto con un bel vino, stranamente, visto il corpo delle pietanze, bianco (ma la giustificazione ufficiale è che si dà l'addio all'estate!). La scelta ricade su un vino poco noto ma davvero squisito: un Timorasso di Tortona, un vitigno trascurato fino agli anni '80 ma in discreta ripresa ai nostri giorni.

Buon appetito!!!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, sono capitato qui per caso, cercando recensioni sul libro "cuochi si diventa".

carina l'idea del blog, peccato sia fermo da un po'.

insomma, sembra che questo libro lo consigliate? ;-)

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
A&C,B&P ha detto...

Mmh, nostra colpa, troppi impegni di lavoro ma come vedi abbiamo ripreso a postare! E il libro è assolutamente consigliato, le ricette sono dettagliate, di sicura riuscita ma non troppo ostiche per un non professionista! Grazie del commento,

 
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